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Tag: Howard P. Lovecraft

Published in: Recensioni, Autori stranieri, Libri

Il re in giallo – Robert W. Chambers

Stupefacenti le weird tales, noiosissimo il resto

Il Re in Giallo è un’ antologia di dieci racconti pubblicata da Robert W. Chambers nel 1895. Caposaldo del genere fantastico a lungo dimenticato, getta le basi per quello che poi sarà l’orrore cosmico di Lovecraft (oltre che ispirare, tra le altre cose, la serie tv True Detective).

Idealmente divisa in due parti, l’antologia si apre con quattro splendidi racconti legati dal fil rouge del Re Giallo, uno pseudobiblion (in questo caso un testo teatrale) al quale Lovecraft si ispirò per il suo Necronomicon, che passando di mano in mano porta alla pazzia chiunque abbia la sfortuna di leggerlo.

Avvenimenti inquietanti e orrorifici, simbolismi occulti ed enigmatiche figure la fanno da padrone, creando dense atmosfere macabre e suggestive.

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Lovecraft 101 – ovvero come iniziare a leggere il Ciclo dei Miti di Cthulhu

lovecraft101

Una guida per iniziare a leggere Lovecraft col piede giusto

Data la mia nota (?) passione per l’autore, mi viene spesso chiesto da dove iniziare a leggere Lovecraft. Quindi ho pensato di scrivere una piccola guida che potesse aiutare i lettori a districarsi nella moltitudine di racconti e ad iniziare col piede giusto a scoprire il Solitario di Providence.

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Speciale libri: il Necronomicon di Lovecraft, lo pseudobiblion più famoso della storia

necronomicon di lovecraft lo psuedobiblion più famoso

Il Necronomicon è, senza ombra di dubbio, il più famoso pseudobiblion della storia. Il libro, che compare per la prima volta nel racconto del 1922 The Hound (Il cane), nasce come una sorta di supporto documentario al nucleo di miti che Lovecraft va man mano elaborando nei suoi racconti, un vero e proprio testo base nel quale sono depositati gli innominabili segreti delle spaventose divinità che costituiscono il suo pantheon letterario, nonché gli indicibili riti per richiamarle sulla Terra.

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Le montagne della follia – Howard P. Lovecraft

le montagne della follia copertina

Una spedizione in Antartide si trasforma in orrore cosmico

Scritto nel 1931 e rifiutato da cinque editori prima di vedere finalmente la luce nel 1936 tra e pagine di Astounding Stories, questo racconto lungo narra la storia di un gruppo di scienziati ed esploratori sbarcati in Antartide nel 1930. E’ il protagonista stesso a raccontare la storia, che più che un diario scientifico, è un vero e proprio avvertimento volto a scoraggiare scienziati e curiosi dall’idea di intraprendere qualsiasi futura esplorazione nella regione. Degli strani ritrovamenti e un’imminente tragedia metteranno infatti in discussione non solo tutte le teorie scientifiche sullo sviluppo della vita sulla Terra fino ad allora formulate, ma l’esistenza stessa dell’uomo.

E’ più che mai evidente che questo libro soffre l’età che ha. L'”orrore cosmico” che con tanta fatica Lovecraft costruisce pagina dopo pagina, è, per la nostra sensibilità “moderna”, ingombrante, contorto, lento. I colpi di scena nella trama sono suggeriti decine di pagine prima. E nonostante questo l’ossessiva vividezza delle visioni create dal lucido delirio di Lovecraft è impressionante.

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I racconti del Necronomicon – Howard P. Lovecraft

L’orrore cosmico dell’Arabo Pazzo

Questo libro raccoglie una serie di racconti, scritti da Lovecraft tra il 1921 e il 1933, che hanno come comune denominatore il libro maledetto dell’arabo pazzo Abdul Alhazred: il Necronomicon.
In questi racconti si prefigurano scenari di orrore, che prendono vita sulla Terra, ma si allargano in universi a più dimensioni, in cui lo spazio e il tempo perdono di significato. Se negli scritti di molti contemporanei di Lovecraft il male attenta alla salvezza eterna dell’uomo, qui diviene la consapevolezza della mancanza di senso dell’uomo stesso e del suo piccolo mondo sperduto e annichilito, in cui strane, orrorifiche, antichissime creature si muovono nelle profondità e nell grandezza di infiniti universi multidimensionali. Il fulcro del pathos è proprio l’incapacità dell’uomo di comprendere tale grandezza, di relazionarsi con cose che travalicano la comprensione, trascinando nella follia chi cerca di comprenderle.
I protagonisti di questi racconti sono tutti degli intellettuali, dei ricercatori, persone spinte dalla curiosità e della necessità di indagare l’inesplicabile, e spesso sono essi stessi a richiamare il male della sue profondità, restando annichiliti o terrorizzati davanti alle visioni che la loro brama di sapere evoca.

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Incubi – Michele Penco

VOTO: 9 · GENERE: Graphic Novel, Racconti

Incubi è una graphic novel formata da quattro storie, due delle quali ispirate ai racconti di Lovecraft. Come si evince dal titolo, le storie viaggiano sul tema dell’angoscia e della paura, e devo dire che le trame unite alle chine del’autore riescono a creare atmosfere veramente suggestive e spaventose.

Il filo conduttore dei racconti sono inquietanti elementi sovrannaturali, molti dei quali mi hanno ricordato da vicino le deformi e assurde creature dipinte da Bosch nelle sue opere.
Paura e follia si intrecciano in queste tavole assolutamente fenomenali, nelle quali la mano di Michele è capace di creare, rigorosamente in bianco e nero, chiaroscuri incredibili e paesaggi che sembrano vivere di vita propria. Seppur in poche pagine, le storie ci portano faccia a faccia con l’angoscia, creando emozioni forti, e il connubio tra i pochi dialoghi e il tratteggio maniacale di Michele riesce a creare situazioni macabre ed oniriche, rendendo questo volume quanto di più inquietante e vicino all’idea di “Incubo” che mi sia mai capitato di leggere.