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Genere: Umoristico

Published in: Autori stranieri, Libri

Suck! – Christopher Moore

I vampiri come non li avete mai conosciuti

Ecco il libro di cui tutti i vampiri con un minimo di savoir-faire, da Dracula, a Lestat, a Jean-Claude, a Edward Cullen, si vergognerebbero da morire.
Scordatevi la sottile seduzione dell’oscurità, il sensuale risveglio dei sensi, o anche solo l’immortale romanticismo… preparatevi invece ad accogliere gatti di 16 kg tosati e vestiti, sesso selvaggio e scimmiesco, prostitute blu, tacchini surgelati, ragazzine emo e amori-manga, per sghignazzare, sguazzare e gozzovigliare durante tutto il libro! La storia non è straordinaria ma ho riso talmente tanto da farmi venire il mal di pancia!

Published in: Autori stranieri, Libri

Come diventare buoni – Nick Hornby

Voto: 6 · Genere: umoristico

Nick Hornby è un gran paraculo, nel senso buono del termine. Si, insomma, non è un genio, ma i suoi libri si fanno dannatamente leggere. All’inizio della mia “esperienza Hornbyana”, dopo aver letto “Tutta un’altra musica” ero un pò interdetta, perché la storia mi era andata giù meravigliosamente bene, ma senza lasciarmi assolutamente niente. Avevo pensato che Hornby fosse un pò il Dan Brown della commedia, e forse è davvero così.

Anche in questo libro la protagonista è una donna, medico, fiera di questo in quanto la sua professione le consente di sentirsi buona, al contrario di suo marito David, l’uomo più arrabbiato di Holloway, come titola la rubrica che tiene su un giornale locale e sulla quale non risparmia parole per nessuno. Fino a quando nella loro vita arriva BuoneNuove, una sorta di santone spirituale che trasforma il marito di Katie fino a farlo divenire un folle buon samaritano. Nel gioco del ribaltamento dei ruoli è Katie a divenire quella cattiva, che si fa sopraffare da mille domande, rimorsi e sensi di colpa. Sempre sull’orlo del divorzio e della crisi di nervi, Katie ci racconta la storia fino al finale, piuttosto banale e poco d’impatto. Un libro che scende bene come un tè freddo d’estate, ma che lascia ben poco dietro di sè, e risulta anche meno divertente di Tutta un’altra musica.

Published in: Autori stranieri, Libri

Gang Bang – Chuck Palahniuk

VOTO: 6 · GENERE: Narrativa

Gang Bang è, per l’appunto, la storia di una gang bang organizzata per riportare alla ribalta Cassie Wright, una pornostar ormai un po’ attempata che spera di battere il record del mondo per rimanere per sempre nella storia. La storia è racconta da tre uomini che si trovano nello stanzone dietro le quinte in attesa del proprio turno e dalla coordinatrice dell’evento: il numero 137, un attore fallito che viaggia con un cagnolino di pezza sotto braccio e ingoia Viagra come fossero mentine, il numero 600, anch’esso attore porno sull’orlo del declino e storico compagno di scena della signorina Wright, il numero 72, presunto figlio di Cassie (lo so, era il colpo di scena, ma purtroppo qualcuno ha pensato bene di scriverlo sul risvolto di copertina, e comunque già a metà del libro si intuisce quale sarà la rivelazione finale), e Sheila, la coordinatrice. Idea carina, se non fosse che Palanhiuk e Palanhiuk, e il connubio piscio-sperma-popcorn-oliiperlapelle di cui sono “rivestite” tutte le narrazioni, unito a un linguaggio non proprio da educanda ogni tanto dà un pò allo stomaco.

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Tutta un’altra musica – Nick Hornby

Voto: 7 · Genere: umoristico

Questo libero me l’ha regalato mamma per natale. Dice che le piaceva la scritta che c’era sulla fascetta. E forse è il libro sbagliato per iniziare a leggere Hornby. Intendiamoci, non che sia un brutto libro, ma forse mi aspettavo qualcosa di più dopo tutti gli elogi che ho sentito su Alta Fedeltà (che tra l’altro non ho ancora letto)…

La scrittura è lineare e scorrevole, non stupisce con fuochi artificiali ma neanche annoia. La storia si srotola intorno alla vita di Duncan, che vive gran parte della sua vita alla ricerca di informazioni su Tucker Crowe, cantante idolo della sua vita scomparso dalle scene da molti anni, e di Annie, la sua compagna combattuta tra la noiosa sicurezza della vita con Duncan e cambiamenti inaspettati che la attendono dietro l’angolo…
La narrazione scorre bene, i personaggi sono interessanti, ma c’è un certo nonsochè che manca, come se fosse tutto un pò troppo piatto, o mancante di approfondimendimenti introspettivi almeno là dove la storia li richiderebbe (insomma, una che lascia il suo tipo dopo 15 anni perchè è andato a letto con un’altra non può liquidare tutto con un “prendi le tue cose e ciao”). Quà e là strappa qualche risata e comunque, in generale, è stata un lettura piacevole.