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Published in: Altri Film, Cinema

I love Radio Rock

★★★★☆

Titolo Originale: The boat that rocked

Genere: commedia

Anno: 2009

Regia: Richard Curtis

Visto: in DVD

Nel 1966 – il periodo più straordinario per il pop britannico – la BBC trasmetteva solo 2 ore di rock and roll alla settimana. Ma una radio privata trasmetteva musica rock e pop, da una nave al largo della Gran Bretagna, 24 ore al giorno. E 25 milioni di persone – più di metà della popolazione britannica – ascoltava questi pirati ogni giorno. Dopo essere stato espulso da scuola, Carl (Tom Sturridge) viene spedito dalla sua ricca madre, frequentatrice dei salotti alla moda, presso il suo padrino Quentin (Bill Nighy), con la speranza che capisca ciò che vuole fare nella vita. Ma Quentin è il capo di Radio Rock, una radio libera pirata che trasmette da una nave nel bel mezzo del Mare del Nord, con a bordo un eclettico equipaggio di DJ di rock ‘n’ roll. Ma la radio pirata ha attirato l’attenzione del Ministro Dormandy (Kenneth Branagh) che da la caccia a questi fuorilegge. In un epoca in cui i polverosi corridoi del potere si adoperano per reprimere qualsiasi cosa abbia a che vedere con l’esuberanza giovanile, Dormandy coglie l’occasione di raggiungere un risultato politico, e il Marine Offences Act è approvato nel tentativo di mettere fuorilegge i pirati e rimuovere la loro nefasta influenza dal Paese una volta per tutte. Il risultato è letteralmente una tempesta in alto mare. Con Radio Rock in pericolo, i suoi devoti fan si radunano e mettono in scena un epico salvataggio alla Dunkirk, con centinaia di barche mobilitate per salvare i loro eroi deejay. Alcune cose possono anche finire, ma il rock and roll non muore mai.

 

Ottimo film sulle radio pirata che impazzavano a metà degli anni ’60 nella rigida Inghilterra che, per aggirare la legge sulla regolamentazione delle onde radio, trasmettavanoo da navi o piattaforme galleggianti ancorate in acque extraterritoriali trasmettendo musica rock e pop 24 ore su 24.

La storia dei dj isolati su una nave in nome della libertà – il loro battersi per la causa, la sana follia, gli intrecci, l’amicizia e la rivalità – è commovente quanto esilarante nella messa in scena. Puntuale, come le battute più taglienti del Conte interpretato da Philip Seymour Hoffman (già oscar come migliore attore in Truman Capote, e soprattutto già maggiordomo del Sig. Lebowsky ne “Il grande Lebowsky”) in una performance eccelsa, è la colonna sonora che funge da duplice protagonista. Ora descrive alla perfezione il periodo in cui è ambientato il film, traducendo i sospiri delle giovanissime fan, ora muove i fili della trama sostituendo la narrazione con brani mirati cui testi colgono nel segno e sferrano un colpo dritto al cuore.

Ottime citazioni come quella dellacopertina originale di Electric Ladyland di Jimi Hendrix trasformata in una scena “orgiastica”.

FRASI DAL FILM

“Il vantaggio di essere al governo è che se qualcosa che non ti piace puoi sempre fare una legge che la renda illegale.”

“Lei è borghese in modo sospetto per piacerle quello che facciamo qui.”

 


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