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Published in: Autori Italiani, Libri

Il Karma del Gorilla – Sandrone Dazieri

★★★★☆
non un 4 pieno, ma insomma…

  • Anno: 2006
  • Genere: Noir
  • Isbn: 9788804528555
  • Casa editrice: Mondadori
  • Pagine: 293
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Bambino disadattato, militante dei centri sociali, poi buttafuori da locale notturno, cacciatore di maniaci violenti: il Gorilla è stato tutto questo. Adesso, a quasi quarant’anni, non ha rinunciato alle vecchie abitudini e passa il tempo a sbronzarsi e a fare a pugni con supporter della guerra in Irak, con molestatori di giovani fanciulle e con skinhead rompiscatole. Ma le cose diventano ancor più complicate quando dal passato riappare un vecchio amico, ora malato, con un incarico per lui: rintracciare la sua ex fidanzata, scomparsa dodici anni prima. Il Gorilla non può non accettare, e non solo in nome della vecchia amicizia.

La telefonata che diede inizio alla disastrosa serie di avvenimenti arrivò in contemporanea con il tifone Katrina su New Orleans.
— incipit

Sandrone Dazieri, detto il “Gorilla”, addetto alla sicurezza, detective privato controvoglia, oltre che l’autore è anche il protagonista principale della storia insieme al suo “Socio”, meticoloso, curioso, un’enciclopedia vivente che spesso lo tira fuori dai guai. Un vecchio amico gli chiede di trovare una donna, Sabina, scomparsa da diversi anni, una donna che fa parte del passato di Sandrone, e che lo riporta nel mondo giovanile, quello dei centri sociali, delle lotte politiche degli anni ottanta e novanta, degli scontri con la polizia, degli ideali smarriti o traditi, dei compagni persi di vista. Nel tragitto investigativo s’incrociano poliziotti ambigui, contrabbandieri, segreti di stato, amori incompiuti, il tutto tra colpi di scena, ironia e metafore della società contemporanea.

Strano dectetive, un antieroe scalcagnato e politicamente scorretto, Sandrone non fa altro che cacciarsi nei guai, ci fa ridere, ci appassiona. Un noir che si legge tutto d’un fiato, forse non raffinato ma avvincente, leggero ma appassionante. Più che la trama, carina ma non geniale, un giallo con varie trame che si intrecciano tra loro, a volte anche un pochino difficili da seguire, quello che prende è lui, Il Gorilla, un personaggio fenomenale, scazzato, incasinato eppure determinato nell’arrivare in fondo ai lavori che prende controvoglia… penso che leggerò presto gli altri libri della serie!

Qui il sito dell’autore e un pò di notizie sulla stesura del libro.

 

Pagina 69
Ce la chiaccherammo un pò, gli chiesi della famiglia, bene grazie, mi chiese dei miei ultimi lavori e gli diedi una versione purgata. Intanto giocavo con la sua immagine, come si fa con le figurine lenticolari dei bambini, quelle che cambiano quando le si muove. Lo vedevo per quello che era, un simpatico gentil’uomo di mezz’età, vestito da giornalista di sinistra, con la pancetta, il naso aquilino e le dita gialle di nicotina. Poi spostavo lo sguardo ed era ancora il Fabri di quindici anni prima, un punk incazzato con la cresta verde, il giubbotto borchiato e il gusto un pò gore per le lamette. Ai tempi lui stava in un centro sociale diverso dal mio, Cox 18, più cyber e culturale. A differenza dei miei compagni di collettivo io ci andavo spesso quando volevo rilassarmi per una sera, guardando gli altri sbattersi senza sentirmi in dovere di dare una mano.
Fece segno a un cuoco di preparargli un piattino di wasabi, che mangiava fino a farsi lacrimare gli occhi.
“Ho saputo che ti sei azzuffato con gli Italy Supporters” disse.
“Chi?”
“Dei tizi che vanno in giro in mimetica a svegliare l’amore patrio.”
“Le voci corrono.”
“Un collaboratore del giornale abita lì sopra. Ha fatto anche un paio di foto.”
“Quanto vuoi per bruciarle?”
“La carta costa troppo per sprecarla con il tuo brutto muso. Però ne ho appesa una in redazione, per tirarmi su di morale. Ti stanno infilando a testa in giù nel cassonetto.”
“Dovevi vedere come li avevo conciati, prima.”

Frasi dal libro

Finii il beverone. Un piacevole calore si irradiò dallo stomaco ai lividi. “Sembra che non abbia scelta.”
Sorrise di nuovo. “C’è sempre una scelta. Solo che non è detto sia quella giusta.”

La mappatura era complessa, c’erano aziende collegate che possedevano se stesse in percentuale minore di quanto possedevano le aziende che le possedevano. In sostanza, un casino, ma con i bagno dorati.

Piero stette a guardarmi mentre mi concedevo il lusso di fissare il vuoto con la cornetta in mano. “Problemi?” chiese.
“Io? E quando mai? Ma devi nascondermi nel bagagliaio un’altra volta. Subito.”
“Ci dovrò mettere un tassametro sopra” disse infilandosi le scarpe.
“Tutti a lucrare sulle mie disgrazie”.

Copetinando – Chi l’ha detto che un libro non si giudica dalla copertina?

La copertina di questo libro è disegnata da Igort, nome d’arte di Igor Tuveri, illustratore di origini sarde che vive e lavora a Parigi. Vincitore di una miriade di premi, nel corso degli anni ottanta ha pubblicato fumetti e illustrazioni per le più prestigiose riviste internazionali (Linus, Alter, Frigidaire, Metal hurlant, L’echo des Savanes, Vanity, The Face). A partire dagli anni novanta collabora con le case editrici giapponesi Kodansha, Brutus magazine House e Hon Hon do. Nel 1994 ha esposto le sue opere alla biennale di Venezia ed è famoso in tutto il mondo per le sue graphic novels. Nel 2000 ha fondato la casa editrice Coconino Press. Il suo sito lo trovate QUI.

L’autore

sandrone dazieri

Nato a Cremona nel 1964, all’anagrafe con il nome di Sandro, dopo le scuole medie lascia la sua città natale per trasferirsi nel collegio della scuola alberghiera di San Pellegrino Terme dove studia come cuoco. Intanto continua con la sua passione per la narrativa di genere – giallo, horror, fantascienza, spionaggio e fumetto – che ha cominciato a leggere da bambino e che lo accompagnerà per tutta la vita. E’ in questo periodo che cominciano i suoi primi tentativi di scrittura: reportage comici per il giornalino scolastico e un paio di racconti horror che invia senza fortuna ad alcune riviste.
Con la maturità professionale si trasferisce poi a Milano e si iscrive a Scienze Politiche. Senza casa nella Milano da bere, passa i primi due anni di università dormendo sui treni della Stazione Centrale, poi occupando casa sfitte o sotto sequestro. E’ in questo periodo che entra in contatto con il cosiddetto “movimento dei centri sociali” e soprattutto con il “Centro Sociale Leoncavallo” di cui diventa un attivista, impegnandosi in lotte ambientaliste e per il diritto alla casa.
Nello stesso anno lascia l’università dove non si è laureato, il lavoro di facchino che ha sostituito quello di cuoco e si avvicina all’editoria come correttore di bozze nel service editoriale Telepress.Da correttore di bozze in breve tempo diventa giornalista pubblicista e comincia a collaborare con il quotidiano il Manifesto, come esperto di controculture e narrativa di genere.
iventa in seguito direttore del service editoriale, fino a quando, nel 1999, dopo la pubblicazione del suo primo romanzo Attenti al Gorilla, la Mondadori lo chiama a dirigere i Gialli Mondadori, poi tutto il comparto dei libri per edicola. Scrive altri tre romanzi per adulti, sempre noir (La cura del Gorilla, Gorilla Blues, Il Karma del Gorilla), un romanzo per ragazzi (Ciack si indaga, premio selezione Bancarellino), numerosi racconti. Affianca alla scrittura di romanzi quella per il cinema e la televisione, attività che prosegue tutt’oggi. Nel 2004 viene nominato direttore dei Libri per Ragazzi Mondadori, incarico che lascia nel 2006 scegliendo di diventare scrittore a tempo pieno. Da allora ha collaborato con la Mondadori come consulente per la narrativa, e dal 2012 è responsabile della collana Young Adult di Fabbri.
Il suo sito lo trovate QUI

Il segnalibro

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