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Published in: Autori Italiani, Libri

Notturno indiano – Antonio Tabucchi

VOTO: 7 · GENERE: Narrativa

Un racconto affascinante e misterioso, profondo e sfuggente allo stesso tempo. Parla di un viaggiatore che è alla ricerca di un amico scomparso, e ci porta in un’india oscura, inquietante dove incontra strani personaggi. Ogni incontro è come un piccolo frammento che compone un mosaico, per arrivare a comprendere che questo viaggio non è altro che un percorso interiore alla ricerca di ricordi, di sensazioni, di profumi… alla ricerca di se stesso.

Published in: Autori Italiani, Libri

Tre volte invano – Emiliano Poddi

VOTO: 8 · GENERE: Narrativa

Lo sport, il basket, è il fulcro del romanzo che però non è un romanzo che parla di sport in senso stretto: ci si trova lì, in mezzo al campo, dove le scarpe di gomma stridono sul linoleum come grida di rondini, si vivono le emozioni di un ragazzo che diventa grande, i ricordi del mare, luoghi vecchi e nuovi. Si vivono la gioia e la tristezza, l’esaltazione come lo sconforto a la rassegnazione.

Published in: Cinema, Altri Film

Grindhouse – A prova di morte

Nato inizialmente proprio con questo concetto, e per essere proiettato insieme al film di Rodriguez Planet Terror, Grindhouse ha purtroppo ricosso uno scarso successo commerciale negli USA, che ha fatto sì che per molti mercati esteri, come in Italia, i produttori dividessero i due film proiettandoli come prodotti a sè stanti. Ed è proprio così che ci siamo ritrovati nelle sale un Death Proof più lungo di mezz’ora, senza alcuna traccia del film diretto da Robert Rodriguez né dei famigerati “finti trailer” che intervallavano i due film nell’edizione originale. Posto che Death proof è un oggetto difficile da cogliere se privato del sopracitato contesto, e che a tutti noi non può che dispiacere del barbaro sezionamento di un progetto così interessante, il Tarantino cinefilo e appassionato dei B-movie si regala comunque la possibilità di girare un film in cui si utilizzano i-pod e cellulari ma in cui i colori, le rigature, gli stessi salti di fotogramma sembrano quelli di un film del 1977 non troppo ben conservato. Fin qui tutto bene perché il godimento è elevato. Lo è anche nelle esplosioni di violenza che trovano il loro spazio nel terzo finale di ognuna delle due parti in cui è diviso il film.
Solo che per giungere a ciò si devono sorbire lunghe, tarantiniane chiacchierate. Si tratta senza dubbio dell’ennesima provocazione del luciferino Quentin (che compare come sempre in un cameo): volete l’azione? Volete lo splatter? Aspettate. I tarantiniani doc sono pronti a tutto e quindi apprezzeranno.

Published in: Autori stranieri, Libri

D come delizioso – Natalie Babbitt

Voto: 6 · Genere: Narrativa per ragazzi (10+)

Nel luogo e nel tempo imprecisati tipici delle fiabe, si svolge la strana storia di Gaylen, un ragazzino di dodici anni, sveglio e simpatico, che riceve dal suo Re un curioso compito: effettuare un censimento nel regno per chiedere ai sudditi che cos’e’ per loro “Delizioso”. Incontri, strane storie e imprevisti, mentre il nel regno scoppiano risse e si arriva quasi sull’orlo della guerra tra le due fazioni che si sono create: soffici e croccanti.

Published in: Autori Italiani, Libri

Biscotti e sospetti – Stefania Bertola

VOTO: 7 · GENERE: Narrativa

Simpatico, divertente, fresco. Questo libro è originale e non manca di colpi di scena. I personaggi sono tutti divertentissimi, in primis Caterina, che cuce vestiti per bambole gonfiabili e nel frattempo ha un commercio di oggetti della più disparata natura. E’ lei che investiga su una scomparsa , un piccolo giallo, dall’inaspettato epilogo. Ci si affezione a tutti i personaggi, nessuno escluso, e con loro si segue la rocambolesca ricerca di una persona scomparsa e varie vicissitudini amorose. Quando ho scoperto il perchè del titolo del libro, non ho potuto che sorridere e prenderlo a cuore ancora di più.

Published in: Autori stranieri, Libri

Non buttiamoci giù – Nick Hornby

VOTO: 7 · GENERE: Narrativa

Questa è una storia racconata dai quattro personaggi che la vivono, ognuno dal suo punto di vista, dal momento in cui si incontrano la notte dell’ultimo dell’anno sul tetto della casa dei suicidi, tutti intenzionati a buttarsi giù. Personaggi forse un pò stereotipati, ma che fanno il loro sporco lavoro nell’economia del libro. Il racconto attinge dalla consueta ironia Hornbyana, dispiegandosi tra personaggi totalmente diversi tra loro ma affini nelle difficolà della vita. In alcune parti la storia è un pò tirata per le lunghe, l’idea di partenza era carina, originale.