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Picnic a Hanging Rock – Joan Lindsay

picnic a hanging rock recensione

Classificazione: 3,5 su 5.

Se Picnic a Hanging Rock sia realtà o fantasia, i lettori dovranno deciderlo per conto proprio. Poiché quel fatidico picnic ebbe luogo nell’anno 1900 e tutti i personaggi che compaiono nel libro sono morti da molto tempo, la cosa pare non abbia importanza.

Disclaimer dell’autrice all’inizio del libro

Australia, 1900. È il giorno di San Valentino e le studentesse dell’Appleyard College di Melbourne e due delle loro professoresse si recano nei pressi di Hanging Rock, una particolare conformazione rocciosa, per un allegro picnic sul prato. Tre di loro, più una professoressa che nessuno ha visto alzarsi dal prato, scompaiono misteriosamente nel nulla. Ma quali conseguenze avrà sulle vite degli ignari protagonisti questo orribile e inspiegabile evento?

Picnic a Hanging Rock è uno strano libro, un mix di mistero e tensione in cui le certezze svaniscono e si perdono in una densa nebbia caliginosa. Il sunto dell’Eerie, questo buffo genere letterario nato da una costola del weird, pare essere proprio questo. Con le parole di @the_mephistophelian_ (amica e appassionata come me di letture strane) “ci sono cose che l’essere umano non può capire, succedono e basta. E questa è una di quelle cose.”

La sensazione che lascia questo libro è quella di un vuoto, in cui la (voluta) mancanza di un elemento cardine è capace di creare un’atmosfera surreale e sinistra. E’ un romanzo che va per sottrazione, lasciando il lettore e i protagonisti a brancolare disperatamente nel buio e nel panico come piccole formiche impazzite.

Forse è un bene per il nostro equilibrio nervoso che simili cataclismi nelle vicende personali assumano di solito le sembianze di comuni fattarelli quotidiani, come scegliere tra l’uovo alla coque o in camicia per colazione.

<h3>/mi·stè·ro/: ciè che rimane escluso dalle normali possibilità intuitive o conoscitive dell'intelletto umano</h3>

Ma forse il punto è proprio questo: per quanto affannosamente le si inseguano, certe risposte sono troppo lontane dalla portata delle nostre misere braccia per poter essere afferrate. O forse siamo semplicemente incapaci di ammettere che non possiamo controllare l’assurda inafferrabilità del caos. In fondo abbiamo anche dato un nome a ciò che ancora non riusciamo a spiegare. Lo chiamiamo, semplicemente, mistero.

Curiosità

Secondo l’editrice del libro Sandra Forbes, la bozza conteneva un capitolo finale, il fantomatico XVIII capitolo, in cui il mistero veniva risolto. Su suggerimento dell’editrice stessa il capitolo fu rimosso, e l’autrice ne dispose la pubblicazione solo dopo la sua morte. In effetti nel 1987 fu pubblicato un libello di circa 40 pagine, The secret of Hanging Rock, che contiene appunto il capitolo il finale.

Film e serie tratti dal libro

Nel 1975 il regista Peter Weir, poi divenuto famoso per film come L’attimo fuggente e The Truman Show girò un film tratto dall’omonimo romanzo, uscito in Italia con il sottotitolo “Il lungo pomeriggio della morte“. Fu uno dei primi film australiani a ottenere visibilità internazionale e un certo successo commerciale.

Nel 2018 FremantleMedia Australia ha prodotto anche una Miniserie televisiva in sei parti con protagonista Natalie Dormer (Il Trono di Spade) andata in onda su Sky Atlantic.

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  • Genere: ,
  • Titolo originale: Picnic at Hanging Rock
  • Lingua originale: Inglese australiano
  • Anno pubblicazione: 1967 (prima edizione italiana 1993)
  • Isbn: 9788838915949
  • Casa editrice: Sellerio Editore
  • Traduttore: Maria Vittoria Malvano
  • Pagine: 296
Hanging Rock, la roccia vulcanica che sorge isolata e improvvisa nella macchia australiana a nord di Melbourne, fu davvero teatro, nel 1900, dell'evento narrato in questo libro: la scomparsa mai spiegata di due fanciulle e una matura insegnante di college seguita dalla immediata rovina di tante esistenze a quelle vite collegate (o, usando la stessa cifra del racconto: la vendetta della pietra nera su chi credeva di forzarne la potenza e il mistero). Ma darne una lettura simbolica - pur nella molteplicità di simboli, che nelle pagine si offrono e si ritraggono -, dei rapporti segreti e numinosi tra il genere umano e la Madre terra, è fare qualcosa che forse Joan Lindsay non si proponeva. «Se Picnic a Hanging Rock sia realtà o fantasia, i lettori dovranno deciderlo per proprio conto. Poiché quel fatidico picnic ebbe luogo nel 1900 e tutti i personaggi che compaiono nel libro sono morti da molto tempo, la cosa pare non abbia importanza» scrive l'autrice, accennando alla forte intenzione di consegnare alla memoria, non tanto un fatto straordinario, denso di significati, ma un mito. Cioè a dire un evento originario, vivente e da vivere al di là del tempo, presente come modello e ammonizione. E in effetti, ciò che fu di Miranda, bella come un cigno, di Marion, della signorina Greta McCraw e di tutte le persone connesse aIl'Appleyard College possiede del mito l'incanto semplice e autosufficiente. Di uno dei rarissimi miti moderni, venuto inevitabilmente dall'ultima terra che l'uomo ha diviso con le viventi forze primordiali.

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