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Tag: detective story

Published in: Recensioni, Autori stranieri, Libri

La festa di Orfeo – Javier Márquez Sánchez

Peter Cushing, una pellicola maledetta e un autore appassionato di vecchi horror”
Ecco cosa succede quando il reale si intreccia con la fantasia, ed entrambi si intrecciano con l’orrore. Succede che ne viene fuori un libro bello, fruibile, ricco di citazioni, e spaventoso. Protagonisti una pellicola dalle origini demoniache, un ispettore di Scotland Yard specializzato in casi “particolari” e un attore.
La storia si srotola su due binari paralleli che a un certo punto troveranno la loro congiunzione: da una parte abbiamo l’ispettore Carmichael e il suo collega Harry Logan, che vediamo subito in azione in una scena del crimine tra le più orribili che si possa immaginare: un intero paese nelle Lowlands è stato sterminato, gli adulti sono stati fatti a pezzi, le donne seviziate e brutalizzate… e tutto ad opera dei propri figli che, dopo la mattanza, hanno ucciso il parroco e si sono suicidati in massa con un rogo purificatore. Dall’altra, troviamo un giovane attore, Peter Cushing, a cui viene proposto dal suo agente di girare un film horror, per l’esattezza riportare sullo schermo la storia di Frankenstein con la Hammer film.

Published in: Autori stranieri, Libri

Trilogia di New York – Paul Auster

Voto: 6 · Genere: Detective storyes, racconti

Sarà che questo libro è un capolavoro, ma io l’ho trovato noiosetto. La scrittura è molto bella, questo è indubbio, elegante, forbita, ricca, ma la trama dei racconti è assolutamente inconcludente. Sicuramente il concetto dominante è la tematica del doppio, ben descritta e approfondita in ogni sua perversa sfaccettatura, ma secondo me assolutamente poco adatta al tipo di storie raccontate. Le “detective storyes”, come le chiama la quarta di copertina, sono in realtà un pretesto per una sorta di esercizio di stile con un continuo capovolgimento tra chi indaga e chi è indagato… Alienante forse fin troppo, non è riuscito a coinvolgermi affatto. Mi rimane la domanda se Paul Auster sia un genio che io non ho compreso o un venditore di fumo…