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W.o.W. · Women of Weird – AA. VV.

women_of_weird recensione

Mi accosto al finestrino, nel tentativo di distogliere la mente da questa sete che non mi dà tregua.
Le stelle invadono il cielo. Centinaia di occhi aguzzi che assistono alla nostra fuga, centinaia di bocche dalle zanne affilate che bisbigliano ogni nostro movimento alla creatura che ci possiede e che ci ha lasciati andare solo perché sa che prima o poi ci stanerà. O ci farà morire di sete.

Esattamente come per molti altri generi considerati “maschili”, vedi la fantascienza, l’horror o il fantasy, il weird è un genere in cui le autrici di sesso femminile sono state, ancor più che altrove, bistrattate. Snobbate, scartate dalle case editrici o costrette a pubblicare con uno pseudonimo maschile perché altrimenti non ritenute appetibili dal mercato, tra gli esempi più famosi potremmo ricordare Mary Shelley -che pubblicò molte sue opere con il nome del marito, Percey Shelley- , Ann Radcliffe -che ha pubblicato in anonimo-, Katharine Burdekin e perfino J.K. Rowling -che omise il suo nome intero per confondere gli editori-.

Pubblicare un’antologia di racconti weird scritti da sole donne quindi non è solo un bellissimo progetto, ma un’ambiziosa scelta politica e sociale. Women of Weird contiene 12 fantasmagorici racconti scritti da 13 mani femminili (a meno che non ne abbiano di più, chi può saperlo), che spaziano in tutte le sfumature del genere.

Descrivere cosa sia il weird non è semplice, poiché è, per definizione, strano, strambo, misterioso e imprevedibile. La letteratura weird è caratterizzata da elementi bizzari e spesso inquietanti che però, all’interno della storia, fanno parte della normalità. Per questo motivo, non è facile identificare un “genere” weird, quanto piuttosto un filone, che contamina e si fonde con altri generi come l’horror, la fantascienza o il fantasy.

In questa raccolta potrete trovare sinistre entità che perseguitano il genere umano, pianeti abitati da esseri misteriosi, giochi che sconvolgono la vita di chi li porta a casa, antichi culti, paesi in cui si attuano punizioni esemplari e perfino unicorni.

La grande forza di questa antologia è proprio la varietà. Ogni racconto è una sorpresa, un adrenalinico salto nel vuoto, un piccolo scrigno che potrebbe contenere meraviglie o orrori. Trovo peraltro che la forma del racconto sia perfetta per questo filone, poiché quello che viene narrato non è che il segmento di una storia più grande, una storia nata da un’anomalia in cui qualcosa di inafferrabile striscia sotto la superficie. Il non detto è la chiave di tutto, che lascia il lettore avvolto in quel meraviglio senso di inquietudine interiore, a porsi domande a cui, forse, non vorrebbe trovare una risposta.

women_of_weird_copertina

Di solito nelle raccolte c’è sempre qualche racconto un po’ meno “prestante” degli altri, e invece, con una certa dose di malcelato entusiasmo, posso dire che qui non ce n’è stato uno solo che non mi sia piaciuto!
Insomma, Women of Weird è una ventata d’aria fresca (o frizzante e potenzialmente allucinogena, tutto considerato), un’antologia consigliatissima sia se si è amanti del genere, sia se si vuole provare ad approcciarlo partendo da qualcosa che garantisce una visione eterogenea e di indubbia qualità sul filone weird.

Racconti contenuti nella raccolta

  • Ricordo di Luce – Elisa Emiliani
  • I ricognitori – Linda De Santi
  • L’angolo vuoto è una brutta cosa – Diletta Crudeli
  • Progetto Bersekir – Scilla Bonfiglioli
  • Cupio dissolvi – Federica Leonardi
  • Caccia nuda – Lucrezia Pei e Ornella Soncini
  • Caronte – Laura Silvestri
  • Nei millenni – Claudia Salvatori
  • La Punizione Madre – Noemi De Lisi
  • Gloria di notte – Mala Spina
  • Ultimi di noi – Claudia Petrucci
  • Sul ponte delle Montagne Rosse – Alexandra Fischer

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  • Genere: ,
  • Anno pubblicazione: 2020
  • Isbn: 9788831982153
  • Casa editrice: Moscabianca Edizioni
  • Prefazione: Viola di Grado
  • Pagine: 256
"W.o.W. Women of Weird" raccoglie dodici racconti nati dalla penna di tredici autrici italiane che hanno interpretato, ciascuna con il proprio tratto, le tematiche dell’onirico, del bizzarro e del perturbante. Un viaggio nell’ignoto e nell’altrove, terrificante e meraviglioso come la tana di una creatura o i meandri di un’astronave.

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