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Published in: Challenge letterarie, Leggendo

#fantadistochallenge

Indice dei contenuti:

Cos’è la #fantadistochallenge

Da settembre 2019 a ottobre 2020 si è svolta sul mio account Instagram la #fantadistochallenge, una challenge mensile della durata di un anno su distopici e fantascienza!

L’idea è nata dalla voglia di condividere letture e scambiare opinioni su questi generi spesso un po’ bistrattati, di aiutare chi si vuole avvicinare a queste letture ma non sa bene da dove iniziare, e magari di riscoprire qualche chicca dimenticata!

La challenge si è svolta a cadenza mensile: ogni mese un argomento, per ogni argomento un libro che poteva essere scelto tra quelli suggeriti o a propria discrezione.

Seguendo questo hashtag potrete trovare tutti i libri che i partecipanti hanno letto durante i 13 mesi della challenge! Sentitevi liveri di usare questa lista per seguire una vostra personale challenge annuale. In questo caso ovviamente non dimenticate di taggarmi!

Gli argomenti

Ogni mese è contraddistinto da un argomento al quale andrà abbinato un libro distopico o fantascientifico.

Settembre 2019 – Big brother is watching you
Una distopia classica con regime dittatoriale

Ottobre 2019 – Mars attacks!
Un distopico/fantascientifico che tratti di alieni o mutanti

Novembre 2019 – Vecchi tempi
Un distopico/fantascientifico scritto tra il 1860 e il 1960

Dicembre 2019 – Gender bender
Un distopico scritto da una donna

Gennaio 2020 – The end is near
Un post apocalittico

Febbraio 2020 – Space invaders
Un libro che tratti terrestri su un altro pianeta

Marzo 2020 – We are the robots
Un distopico/fantascientifico che tratti di robots/androidi

Aprile 2020 – The future is now
Un distopico/fantascientifico ambientato nel nostro secolo

Maggio 2020 – Quando c’era lui
Un distopico/fantascientifico scritto da un italiano/a

Giugno 2020 – Nonsolodistopia
Un ucronico

Luglio 2020 – New generation
Un distopico/fantascientifico con protagonisti dei bambini/adolescenti

Agosto 2020 – Alla corte dello zar
Un distopico/fantascientifico russo

Bonus – Allucinazioni
Un distopico/fantascientifico che tratti di droghe

Titoli consigliati

Settembre 2019 – Big brother is watching you

Una distopia classica con regime dittatoriale

Libro consigliato: 1984 – George Orwell, 1949
Non esiste distopia senza 1984. Questo libro racchiude infatti in sè tutti i tratti caratteristici del genere: regime totalitario, tecnologia usata per scopi di controllo, degrado culturale, stato di polizia, libertà compromessa, società devastata e inaridita.

Orwell, anarchico passato al socialismo, fu vittima delle persecuzioni staliniste durante la guerra civile spagnola: da questo evento terribile, che egli considerò un vero e proprio tradimento tra fratelli, perpetrato con grande abilità dialettica (e descritto in Omaggio alla Catalogna), nacque in lui la necessità di combattere ogni forma di totalitarismo, sia quello fascista che quello comunista.

1984 è, in effetti, un terribile ed efficace atto d’accusa nei confronti della pretesa totalitaria di voler piegare la realtà e le persone ad un fine superiore, che idealmente coincideva con la felicità del popolo, ma alla fine si identificava nell’obbedienza cieca ai partiti totalitari e ai loro leader.

Di 1984 non ho mai scritto una recensione ma, del resto dubito ce ne sia bisogno!


Cosa ho letto: Il mondo nuovo – Aldous Huxley, 1932

Ne ho parlato QUI.
Il mondo nuovo, insieme a 1984, è l’altro grande caposaldo della distopia classica.
Il libro anticipa temi quali lo sviluppo delle tecnologie della riproduzione, l’eugenetica e il controllo mentale, usati per forgiare un nuovo modello di società.

Ambientato nell’anno di Ford 632, corrispondente all’anno 2540 della nostra era, il romanzo descrive una società il cui motto è “Comunità, Identità, Stabilità”. A seguito di una devastante guerra di nove anni, l’intero pianeta viene riunito in vari grandi stati, governati da dieci G Mondiali. La popolazione ignora il motivo della propria situazione attuale: sa solo che il passato era caratterizzato dalla barbarie. Solo i Governatori sanno come la presente società sia nata e come fosse in precedenza.

Ottobre 2019 – Mars attacks!

Un distopico/fantascientifico che tratti di alieni o mutanti

Libro consigliato: La guerra dei mondi – H.G. Wells, 1898

Ne ho parlato QUI.
Scritto nel 1897 e ben presto divenuto il romanzo più famoso di Wells, La guerra dei mondi è uno dei capostipiti del genere fantascientifico, nonchè uno dei primi romanzi in cui si prospetta un’invasione aliena.

Mai andato fuori stampa in oltre cento anni, con questo libro nasce un genere letterario (e cinematografico) ancora estremamente in voga ai giorni nostri, e porta dentro di sé trovate che cambieranno la storia della letteratura e dell’immaginario collettivo. Una pietra miliare insomma, scritto a metà strada tra la cupa incertezza Vittoriana e la satira sociale su di essa.


Cosa ho letto: I trasfigurati – John Whyndam, 1955

Ne ho parlato QUI.
I trasfigurati è un classico romanzo di fantascienza post-apocalittica, in cui un cataclisma devastante – che si intuisce essere un olocausto atomico di proporzioni planetarie – ha ripiombato l’umanità nell’epoca della società agricola pre-industriale, costituita da piccole comunità e caratterizzata dalla prevalenza della famiglia allargata.

Tuttavia, a differenza dell’originaria società medioevale, queste piccole comunità del “dopobomba” sono dominate dall’intolleranza religiosa e da un atavico terrore della diversità. Il diverso, il mutante, l’alieno, deve essere estromesso, espulso dalla comunità, o addirittura distrutto, al fine di preservare la purezza delle specie e prevenire la contaminazione dell’equilibrio naturale.

Novembre 2019 – Vecchi tempi

Un distopico/fantascientifico scritto tra il 1860 e il 1960

Libro consigliato: Il giorno dei Trifidi – John Wyndham, 1951

Ne ho parlato QUI.
Una tempesta di meteoriti rende la quasi totalità della popolazione cieca. Parallelamente a questo evento inizia, lenta ma inesorabile, la conquista del mondo da parte dei Trifidi.
Possibile frutto di una manipolazione scientifica, i Trifidi appaiono pochi anni prima dello svolgimento della storia. Soltanto dopo la loro diffusione massiva e globale, la razza umana si accorge che non solo sono in grado di deambulare e, probabilmente, di comunicare, ma che possiedono un aculeo intriso di un veleno mortale con il quale trafiggono le vittime di cui si nutrono. Si, i trifidi sono carnivori.

Il romanzo ricade pienamente nel filone della fantascienza apocalittica e post apocalittica, e indaga moltissimi temi tipici di questo genere: la teconologia come causa della fine, gli aspetti sociologici relativi alla natura dell’uomo e la sopravvivenza del singolo in relazione alla sopravvivenza della specie.


Cosa ho letto: La guerra delle Salamandre – Karel Čapek, 1936

Ne ho parlato QUI.
Un apologo pieno di spirito e amara ironia significativamente scritto nel 1936: in una baia dei mari del Sud viene scoperta una strana e mite “salamandra” antropomorfa. I primi esemplari vengono usati nella pesca delle perle o portati in giro nei circhi. Ben presto però si scopre che le salamandre imparano a parlare facilmente e si comincia a usarle come manodopera (alquanto schiavizzata) per complesse lavorazioni subacquee e iniziano i primi tentativi di “civilizzarle”. Rapidamente si arriva al loro uso militare da parte delle nazioni “civili”. Altrettanto rapidamente nasce la coscienza di essere un popolo e le conoscenze acquisite vengono ritorte contro il genere umano. Ma anche tra il popolo delle salamandre nascono divisioni, si generano fazioni e inizia una guerra intestina che porterà alla distruzione globale…

Dicembre 2019 – Gender bender

Un distopico scritto da una donna

Cosa potreste leggere: Il racconto dell’ancella – Margaret Atwood, 1985
Ambientato in un futuro prossimo, in una teocraziatotalitaria che ha rovesciato il governo degli Stati Uniti, Il racconto dell’ancella esplora i temi della sottomissione della donna e dei vari mezzi che la politica impiega per asservire il corpo femminile e le sue funzioni riproduttive ai propri scopi.

In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Galaad: garantire una discendenza alla élite dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione.

Cosa ho letto: Ragazze elettriche – Naomi Alderman, 2016

Ne ho parlato su Instagram QUI.
In questo romanzo visionario dai toni fantascientifici, Naomi Alderman costruisce una perturbante distopia che è anche una parabola sul potere e sulle sue perversioni. In un tempo imprecisato ma molto vicino al nostro presente, nel mondo comincia all’improvviso a verificarsi uno strano fenomeno: prima le ragazze, e poi le donne in generale, sviluppano la capacità di infliggere dolore e morte tramite scariche elettriche emanate dalle loro mani e attivate da una misteriosa “matassa” collocata sulle clavicole. Si innesca cosi un’inedita gerarchia di potere – in cui gli uomini sono ridotti in schiavitù, seviziati e uccisi – che è anche un’imprevista evoluzione dei rapporti tra i sessi e l’impulso a un nuovo ordine globale, con esiti inarrestabili e catastrofici. “Ragazze elettriche” scompagina il racconto del futuro prossimo e penetra nelle vene della crudeltà che abita ineludibilmente, come uno stigma, la conquista e l’esercizio del potere.

Tramite le storie di quattro personaggi il romanzo racconta una società incentrata sulla discriminazione sessuale con un rovesciamento dei ruoli, in cui le donne distruggono, violentano, seviziano e uccidono e gli uomini sono vittime di violenza di genere istituzionalizzata.


Gennaio 2020 – The end is near

Un post apocalittico

Libro consigliato: La strada – Cormac McCarthy, 2006

Ne ho parlato QUI.
Il romanzo di McCarthy, vincitore del premio Pulitzer nel 2007 racconta la storia di un padre e un figlio, ultimi brandelli di un’umanità decimata e ormai ridotta alla più terrificante barbarie in nome della sopravvivenza, ostinati tra le macerie del mondo alla caccia di cibo e braccati dalla paura, dal freddo, dal continuo pensiero della morte che assume nel contempo il ruolo di carnefice e di liberazione.

La strada racconta un’umanità post-apocalittica in cui in cui l’orrore, il buio, l’angoscia vengono usati per esaltare la luce dell’amore e della giustizia.


Cosa ho letto: La nube purpurea – Matthew Phipps Shiel, 1901

Ne ho parlato QUI.
Un vapore mortale – dall’inquietante luce purpurea e dall’inebriante profumo di fiori di pesco – spazza il mondo e annienta tutte le creature viventi. Rimane un unico uomo, Adam Jeffson, medico, reduce da una missione esplorativa nell’Artico. Come un Robinson Crusoe apocalittico, Adam inizia la sua epopea per la sopravvivenza. Ma, a differenza di Robinson, non è relegato su un’isola: a sua disposizione ha l’intero pianeta, un mondo silenzioso e devastato. E se l’eroe di Defoe faceva ricorso a tutte le più sottili doti del raziocinio e dell’intelligenza, Adam sprofonda invece nella follia, passando per i deliri e le allucinazioni della solitudine più profonda. Tuttavia una lucidità visionaria si fa lentamente strada nella sua mente, ed egli diventa infine consapevole che la sua sopravvivenza non è casuale e che il suo destino – e quello della razza umana – fa parte di un piano più vasto. Pubblicato agli albori del Ventesimo secolo, «La nube purpurea» è universalmente riconosciuto come uno dei grandi capolavori della fantascienza e come uno dei migliori “last man novel” mai scritti: un grandioso racconto emblematico dei più sinistri incubi novecenteschi, ma anche un’epica vicenda di rovina e rinascita, fine e principio.


Altri titoli suggeriti:
L’ombra dello Scorpione – Stephen King, 1978
Cronache del dopobomba – Philip K. Dick, 1963
La morte dell’erba – John Christopher, 1956

Febbraio 2020 – Space invaders

Un libro che tratti terrestri su un altro pianeta

Libro consigliato: Solaris – Stanislaw Lem, 1961
Solaris è un pianeta di un altro sistema solare, oggetto di studio da parte degli scienziati terrestri fin dalla sua scoperta, cento anni prima della nascita del protagonista Kris Kelvin. La sua superficie è prevalentemente ricoperta da ciò che appare come un oceano dalla consistenza gelatinosa, secondo alcuni studiosi un unico e gigantesco essere senziente in grado di condizionare persino il movimento del pianeta, che orbitando attorno a un sistema stellare binario dovrebbe essere irregolare e pertanto non adatto allo sviluppo della vita.
Alcuni ricercatori ritengono che Solaris sia in grado di pensare, nonostante la totale impossibilità di individuare un qualunque schema di comunicazione nelle sue manifestazioni materiali. Lo scopo delle diverse missioni è sia di stabilire un contatto con il pianeta, sia di comprendere la sua vera natura.

Solaris è un bellissimo esempio di “fantascienza filosofica”, un viaggio nello spazio, si, ma anche nella mente dell’uomo e di ciò che può generare.

Purtroppo non ho mai scritto la recensione si questo libro, ma l’ho trovato splendido e pieno di umanità.


Cosa ho letto: In the Moon (o I primi uomini sulla luna) – H.G. Wells, 1901

Ne ho parlato su Instagram QUI.
L’uomo è mai stato sulla luna? Con maggiore fantasia e molto prima dell’allunaggio americano, il grande scrittore di fantascienza H.G. Wells aveva immaginato una luna abitata e alquanto trafficata. Così la trovano lo squattrinato uomo d’affari Bedford e il signor Cavor, un eccentrico inventore, i primi a riuscire nell’incredibile impresa di raggiungere il satellite terrestre. Un satellite la cui atmosfera congela durante la notte per tornare allo stato gassosodi giorno, dove la crescita delle piante è rapidissima, ma soprattutto abitato dai Seleniti, strani esseri senzienti che vivono nel sottosuolo. E proprio l’incontro con gli abitanti lunari dà vita a un seguito di equivoci, incomprensioni, scontri e inseguimenti…


Altri libri suggeriti:
Cronache marziane – Ray Bradbury, 1950

Marzo 2020 – We are the robots

Un distopico/fantascientifico che tratti di robots o androidi

Libro consigliato: Ma gli androidi sognano pecore elettriche? – Philip K. Dick, 1968

Ne ho parlato QUI.
Nel 1992 la Guerra Mondiale ha ucciso milioni di persone, e condannato all’estinzione intere specie, costringendo l’umanità ad andare nello spazio. Chi è rimasto sogna di possedere un animale vivente, e le compagnie producono copie incredibilmente realistiche: gatti, cavalli, pecore. Anche l’uomo è stato duplicato. I replicanti sono simulacri perfetti e indistinguibili, e per questo motivo sono stati banditi dalla Terra. Ma a volte decidono di confondersi tra i loro simili biologici. A San Francisco vive un uomo che ha l’incarico di “ritirare” gli androidi che violano la legge, ma i dubbi intralciano a volte il suo crudele mestiere, spingendolo a chiedersi cosa sia davvero un essere umano.


Cosa ho letto: Solo il mimo canta al limitare del bosco, Walter Tevis, 1980
Siamo nel 2467 e da diverse generazioni sono i robot a prendere ogni decisione, mentre un individualismo esasperato regola la vita dell’uomo: la famiglia è abolita, la coabitazione vietata e ogni persona assume quotidianamente un mix di psicofarmaci e antidepressivi. I suicidi sono in aumento, non nascono più bambini e la popolazione mondiale sta avviandosi all’estinzione. Simbolo e guardiano dello status quo è Spofforth, androide di ultima generazione che agogna un suicidio che gli è però impedito dalla sua programmazione. A lui si contrapporranno Paul Bentley, un professore universitario che, riscoperta casualmente la lettura dimenticata da tempo, grazie ai libri apprende l’esistenza di un passato e la possibilità di un cambiamento, e Mary Lou, che sin da piccola ha rifiutato di assumere droghe pur di tenere gli occhi aperti sulla realtà.Tevis si muove dall’incrocio di queste tre vite creando una distopia postmoderna sulle inquietudini dell’uomo, dove la tecnologia senza controllo si trasforma da risorsa in pericolo.


Altri titoli suggeriti:
2001 Odissea nello spazio – Arthur C. Clarke, 1968 (Hal non è un robot ma è comunque un’intelligenza artificiale)
Macchine come me – Ian McEwan, 2019
Io, robot – Isaac Asimov, 1950 (raccolta di racconti a tema robot)
I simulacri – Philip K. Dick, 1964

Aprile 2020 – The future is now

Un distopico/fantascientifico ambientato nel nostro secolo

Libro suggerito (che non ho letto): Non lasciarmi – Kazuo Ishiguro, 2005
Kathy, Tommy e Ruth vivono in un collegio, Hailsham, immerso nella campagna inglese. Non hanno genitori, ma non sono neppure orfani, e crescono insieme ai compagni, accuditi da un gruppo di tutori, che si occupano della loro educazione. Fin dalla più tenera età nasce fra i tre bambini una grande amicizia. La loro vita, voluta e programmata da un’autorità superiore nascosta, sarà accompagnata dalla musica dei sentimenti, dall’intimità più calda al distacco più violento. Una delle responsabili del collegio, che i bambini chiamano semplicemente Madame, si comporta in modo strano con i piccoli. Anche gli altri tutori hanno talvolta reazioni eccessive quando i bambini pongono domande apparentemente semplici. Cosa ne sarà di loro in futuro? Che cosa significano le parole “donatore” e “assistente”? E perché i loro disegni e le loro poesie, raccolti da Madame in un luogo misterioso, sono così importanti? Non lasciarmi è prima di tutto una grande storia d’amore. È anche un romanzo politico e visionario, dove viene messa in scena un’utopia al rovescio che non vorremmo mai vedere realizzata. È uno di quei libri che agiscono sul lettore come lenti d’ingrandimento: facendogli percepire in modo intenso la fragilità e la finitezza di qualunque vita.


la peste scarlatta

Cosa ho letto: La peste scarlatta – Jack London, 1912

Ne ho parlato su Instagram QUI.
Nell’anno 2013, in un mondo dominato dal Consiglio dei Magnati dell’Industria, scoppia un’epidemia che in breve tempo cancella l’intera razza umana. Sessantanni dopo, nello scenario post-apocalittico di una California ripiombata nell’età della pietra, un vecchio, uno dei pochissimi superstiti (e a lungo persuaso di essere l’unico), di fronte a un pugno di ragazzi selvaggi – i nipoti degli altri scampati – riuniti intorno a un fuoco dopo la caccia quotidiana, racconta come la civiltà sia andata in fumo allorché l’umanità, con il pretesto del morbo inarrestabile, si è affrettata a riportarsi con perversa frenesia a stadi inimmaginabili di crudeltà e barbarie. “La peste scarlatta” è uno dei grandi testi visionari di Jack London, che qui ancora una volta anticipa temi che, un secolo dopo, diventeranno ossessivi.


Altri libri suggeriti:
La giornata di un Opricnik – Vladimir Sorokin, 2006

Maggio 2020 – Quando c’era lui

Un distopico/fantascientifico scritto da un italiano/a

Libro suggerito (che non ho letto): Elianto – Stefano Benni, 1996
Se si fugge di notte da Villa Bacilla sulle ali di una diavolessa sexy, sorvolando Tristala assieme a tre equipaggi che si spostano contemporaneamente, può accadere di visitare gli otto mondi alterei della mappa nootica. Capita così di conoscere la terra primordiale di Ermete Trismegisto, Protoplas; i mari incantati di Capitan Guepière a Posidon; i cinquanta casinò e i locali notturni di Bludus; Mnemonia con i suoi fuochi fatui e l’insidia dell’embambolia; Medium con le sue giornate di Beneficenza Ben-evidente… C’è speranza di riuscire, assieme ai protagonisti, a districarsi tra le mille prove e di attraversare gli infiniti mondi creati dalla fantasia di Stefano Benni?


Dissipatio hg

Cosa ho letto: Dissipatio H.G. – Guido Morselli, 1977

Ne ho parlato su Instagram QUI.
Il protagonista di Dissipatio H.G., uomo lucidissimo, ironico, ipocondriaco, e soprattutto ‘fobantropo’, attirato da un feroce solipsismo, decide di annegarsi in uno strano laghetto in fondo a una caverna, in montagna. Ma all’ultimo momento cambia idea e torna indietro. Il genere umano, proprio in quel breve intervallo, è scomparso, volatilizzato. Per il resto, tutto è rimasto intatto. Così, paradossalmente, l’umanità è ora rappresentata da un singolo che era sul punto di abbandonarla e che, comunque, non si sente adatto a rappresentare alcunché; neppure, a tratti, se stesso. Comincia allora un appassionante monologo, sullo sfondo della solitudine assoluta e di un silenzio rotto soltanto da qualche voce di animale o dal ronzio di macchine che continuano a funzionare. Ed è un monologo che presto si trasforma in un dialogo con tutti i morti, tenuto da un unico vivo che a momenti pensa di essere anch’egli morto. Riaffiorano spezzoni di ricordi, particolari sepolti riemergono come decisivi e, mentre i pensieri si affollano, l’anonimo protagonista cerca dappertutto un qualche altro sopravvissuto, vaga fra luoghi odiati e amati, fra le sue montagne e Crisopoli (chiaramente Zurigo).


Altri libri suggeriti:
L’uomo è forte – Corrado Alvaro, 1938 (distopico)
Le meraviglie del 2000 – Emilio Salgari, 1907 (fantascientifico)
Le cosmocomiche – Italo Calvino (racconti fantascientifici)

Giugno 2020 – Non solodistopia

Un ucronico

Libro consigliato: La svastica sul sole – Philip K. Dick, 1962
Le forze dell’Asse hanno vinto la Seconda guerra mondiale e l’America è divisa in due parti, l’una asservita al Reich, l’altra ai Giapponesi. Sul resto del mondo incombe una realtà da incubo: il credo della superiorità razziale ariana è dilagato a tal punto da togliere ogni volontà o possibilità di riscatto. L’Africa è ridotta a un deserto, vittima di una soluzione radicale di sterminio, mentre in Europa l’Italia ha preso le briciole e i nazisti dalle loro rampe di lancio si preparano a inviare razzi su Marte e bombe atomiche sul Giappone. Sulla costa occidentale degli Stati Uniti, i Giapponesi sono ossessionati dagli oggetti del folclore e dalla cultura americana, e tutto sembra ruotare intorno a due libri: il millenario I Ching, l’oracolo della saggezza cinese, e il best-seller del momento, vietato in tutti i paesi del Reich, un testo secondo il quale l’Asse sarebbe stato in realtà sconfitto dagli Alleati.
La svastica sul sole racconta la Storia e le sue possibilità, la realtà e le riscritture, lo scontro culturale tra Oriente e Occidente, l’invasione della spiritualità nella vita quotidiana, il dramma morale di chi deve sopravvivere in un regime di sottomissione. Scritto nel 1961, è uno dei capolavori di Philip K. Dick, vincitore nel 1963 del Premio Hugo.


Cosa ho letto: Il complotto contro l’America – Philip Roth, 2004

Ne ho parlato QUI.
Quando l’eroe dell’aviazione Charles A. Lindebergh, rabbioso isolazionista e antisemita, sconfigge Franklin Roosevelt alle elezioni presidenziali del 1940, la paura invade ogni famiglia ebrea americana, soprattutto quella del piccolo Philip, investita dalla violenza del pogrom che si scatena. Roth parte da questo antefatto di fantastoria per raccontare cosa accadde a Newark alla sua famiglia, e a un milione di famiglie come la sua, durante i minacciosi anni Quaranta, quando i cittadini ebrei americani avevano buoni motivi per temere il peggio.


Altri libri suggeriti:
Fatherland – Robert Harris, 1992
Il sindacato dei poliziotti yiddish – Michael Chabon
1Q84 – Haruki Murakami
Ada o ardore – Vladimir Nabokov
Storia dell’assedio di Lisbona – Josè Saramago

Luglio 2020 – New generation

Un distopico/fantascientifico con protagonisti bambini o adolescenti

Libro consigliato: Il signore delle mosche – William Golding, 1954
Il signore delle mosche è una distopia anomala: la parte distopica rimane infatti sfuocata sullo sfondo mentre la narrazione si concentra su un gruppo di ragazzi inglesi, sopravvissuti a un incidente aereo, che resta abbandonato a se stesso su un’isola deserta. Essi si trasformeranno in una terribile tribù di selvaggi sanguinari dai macabri riti. Golding nel 1983 ha ottenuto il Nobel per la letteratura.

Oltre il romanzo, consiglierei di leggere la bellissima postfazione dell’autore, che vi aiuterà a capire meglio il suo pensiero e quali sono state le motivazioni che l’hanno portato a scrivere questo romanzo.
Golding visse da protagonista la seconda guerra mondiale, sicuramente rimase segnato dagli orrori della guerra che mutarono il suo modo di vedere l’animo umano.


Cosa ho letto: Battle Royale – Koushun Takami, 1996

Ne ho parlato QUI.
Repubblica della Grande Asia dell’Est, 1997. Ogni anno una classe di quindicenni viene scelta per partecipare al Programma; e questa volta è toccato alla terza B della Scuola media Shiroiwa. Convinti di recarsi in una gita d’istruzione, i quarantadue ragazzi salgono su un pullman, dove vengono narcotizzati. Quando si risvegliano, lo scenario è molto diverso: intrappolati su un’isola deserta, controllati tramite collari radio, i ragazzi vengono costretti a partecipare a un “gioco” il cui scopo è uccidersi a vicenda. Finché non ne rimanga uno solo… Edito nel 1999, “Battle Royale” è un bestseller assoluto in Giappone, il libro più venduto di tutti i tempi; diventato fenomeno di culto, ha ispirato celebri film, manga sceneggiati dallo stesso Takami e videogiochi. Scritto con uno stile insieme freddo e violento, “Battle Royale” è un classico del pulp, un libro controverso e ricco di implicazioni, nel quale molti hanno visto una potente metafora di cosa significhi essere giovani in un mondo dominato dal più feroce darwinismo sociale.


Altri titoli suggeriti:
Hunger Games – Suzanne Collins, 2008

Agosto 2020 – Alla corte dello zar

Un distopico/fantascientifico russo

Libro suggerito (che non ho letto): Picninc sul ciglio della strada / Stalker – Arkadij e Boris Strugackij, 1965
Marmont, una cittadina industriale come tante altre. Eppure, poco oltre la periferia, qualcosa è cambiato irreversibilmente. Al di là di hangar e capannoni, in mezzo a una natura splendida, si estende un territorio dalle caratteristiche uniche. È la Zona: uno dei sei luoghi del mondo ‘visitati’ dagli extraterrestri. La Zona: un luogo magico e pericoloso, che pullula di fenomeni sconvolgenti, di oggetti dalle qualità straordinarie. Come dopo un picnic sul ciglio della strada, a metà del viaggio fra una galassia e l’altra, gli extraterrestri hanno mollato i propri avanzi sul prato. Accumulatori eterni, gusci energetici, antigravitometri sono strumenti di altissimo valore scientifico ed economico, prede prelibate di studiosi e trafficanti. A Marmont nasce una nuova professione, quella di ‘stalker’. Gli stalker entrano nella Zona a caccia di questi oggetti e li rivendono al miglior offerente. Tenace ‘Cercatore’ dell’Istituto delle civiltà extraterrestri, Red Schouart, in arte Roscio, è sedotto dalla potenza della Zona.


Cosa ho letto: Noi – Evgenij Ivanovič Zamjatin, 1924

Ne ho parlato su Instagram QUI.
È la fine del terzo millennio, l’umanità vive in uno spazio ipermeccanicizzato e socialmente ipercontrollato, chiuso dalla Muraglia Verde. Gli individui non hanno più un nome, sono alfanumeri. Come D-503, ingegnere al lavoro sul progetto dell’Integrale, la nave spaziale destinata a esportare su altri pianeti il perfetto ordinamento politico dello Stato Unico, dove ogni attività è disciplinata, standardizzata e, soprattutto, visibile a chiunque: tutti gli edifici sono di vetro. È proprio D-503 a raccontare la vicenda della ribelle I-330 e del suo piano per dare inizio a una nuova rivoluzione. Scritto tra il 1919 e il 1921, prontamente censurato (uscito in inglese nel 1924, nel 1952 in russo ma a New York, e solo nel 1988 in URSS), “Noi” è il capostipite di tutte le distopie del Novecento, antesignano di “1984” di Orwell e del “Mondo nuovo” di Huxley.


Altri titoli suggeriti:
La chiocciola sul pendio – Arkadij e Boris Strugackij, 1965
Stella rossa – Aleksandr Bogdanov, 1908 (utopia fantascientifica)
Aelita – Aleksej Nikolaevič Tolstoj, 1922

Bonus – Allucinazioni

Un distopico/fantascientifico che tratti di droghe

Libro consigliato: Le tre stimmate di Palmer Eldritch – Philip K. Dick, 1964
Romanzo psichedelico, navigazione allucinata in un mondo surreale creato dalla droga e dominato dall’inquietante figura di un mostruoso imprenditore-spacciatore, non del tutto umano e forse strumento di un’oscura divinità.
Dietro la storia di una delle più originali invasioni aliene mai raccontate si nascondono diversi livelli di lettura, dove la provocatoria meditazione teologica va a braccetto con la denuncia politica e sociale. Palmer Eldritch, produttore e spacciatore del Chew-Z, è forse un abominevole Cristo negativo, forse personificazione di una Tecnica che tutto vede, afferra e mastica; ma forse è solo una povera vittima, un uomo qualunque… Droghe illegali, stimmate divine, tesi gnostiche e Barbie Dolls.


Cosa leggerò: Il neuromante – William Gibson, 1984
Un mondo di cupa delinquenza e di elevata tecnologia, di droghe e computer, di traffico nero di organi umani, di popolosi quartieri dove si aggira il più squallido sottobosco umano. In questo mondo si muove Case, un tempo il miglior “cowboy” d’interfaccia, che, con la mente, riusciva a entrare e a muoversi nel “cyberspazio”, dove la sua essenza disincarnata frugava nelle banche dati di ricchissime multinazionali per rubare le informazioni richieste dai suoi mandanti. Dopo aver cercato di ingannare alcuni di loro, il suo sistema nervoso è stato danneggiato in maniera tale da non poter più entrare nel “cyberspazio”. Ma adesso gli viene offerta una nuova possibilità e sta soltanto a lui sfruttarla a dovere…


Altri titoli suggeriti:
Infinite Jest – David F. Wallace, 1996

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